Non si può non visitare Racalmuto, piccolo centro minerario dell’entroterra agrigentino, senza pensare a L.Sciascia, il suo cittadino più illustre (Racalmuto 1921-Palermo 1989) che, non potendovi vivere stabilmente, vi passava puntualmente le vacanze estive.
Per comprendere al meglio questo forte legame, si deve iniziare la visita dalla Fondazione che ne porta il nome, inaugurata nel 1991, e concepita dallo stesso Autore che l’aveva dotata di migliaia di libri, foto ed oggetti personali, come una “Cattedrale della Cultura”, capace di una elevazione spirituale delle future generazioni.
Ma di Sciascia ci parla anche il Teatro Regina Margherita, sorto accanto al Municipio nel 1880 su progetto di Dionisio Sciascia, autore anche del teatro di Agrigento. Un sorprendente gioiello ricco di stucchi ed affreschi che è riuscito a salvare dall’abbandono, grazie ad un intervento di restauro per il quale si era fortemente speso, ma che, purtroppo, non vide mai finire. Ed ancora, sul Corso principale, il Circolo Unione, il cui ingresso è preceduto dalla statua in bronzo che lo ritrae nell’atto di passeggiare in compagnia della inseparabile sigaretta. Uno storico circolo di cui Sciascia fu a lungo socio e che rappresentò un significativo punto di osservazione dei pregi e difetti dei personaggi di questa piccola comunità, assunti ad emblema della società intera.
A pochi metri, la chiesa Madre risalente al 1620, svetta con la sua facciata racchiusa tra due torri esagonali. L’interno diviso in tre navate, è impreziosito da stucchi dorati, argenti, e tre tele di Pietro D’Asaro detto il “Monocolo di Racalmuto”, pittore manierista della prima metà del XVII sec, che risente di influenze caravaggesche.
Si allarga da qui la Piazza Umberto che conduce, sul versante orientale, al Castello dei Chiaramonte, edificato nel XIII sec.su probabili preesistenze arabe, e fortemente alterato dalle ristrutturazioni subite nei tempo. Della facies originale si conservano i due torrioni rotondi angolari, gli archi ogivali di sostegno dei saloni, e le tipiche modanature Chiaramontane del portale interno.
Ma ciò che troneggia su tutto e tutti, dall’alto di una lunga scalinata che lo precede, è il Santuario della Madonna del Monte, il cui culto, dopo cinque secoli, resta ancora vivo nell’animo dei racalmutesi, che ogni anno, a Luglio, Le dedicano una sontuosa festa.